Infarto miocardico

L’infarto miocardico è la principale causa di morte in Italia costituendo il 28% di tutte le morti, seguono i tumori e i problemi cerebrovascolari (13%). Fonte: Centro Nazionale di Epidemiologia, Prevenzione e Promozione della Salute - Istituto Superiore di Sanità - 15 dicembre 2003
L'infarto miocardico è una malattia acuta causata dall'improvvisa interruzione dell'irrorazione sanguigna (ischemia) in una parte del cuore, per lo più in seguito alla formazione di un trombo (coagulo di sangue) all'interno di un'arteria coronaria o di una sua diramazione. Grazie alle nuove terapie, tra cui quella trombolitica, in cui Boehringer Ingelheim è leader, e alla migliore organizzazione dell'assistenza al paziente infartuato (fondamentale è la tempestività del soccorso) la sopravvivenza all'episodio acuto è oggi nettamente aumentata.

Trombolisi
Per trombolisi si intende un approccio terapeutico caratterizzato dall'impiego di farmaci (detti appunto trombolitici) in grado di "sciogliere" fisicamente il trombo, ripristinando così un adeguato flusso sanguigno all'interno del cuore e riducendo la mortalità in fase acuta.
Ai fini della sopravvivenza del paziente è determinante un intervento il più possibile precoce, in modo da ridurre al minimo la perdita di tessuto miocardico per mancata ossigenazione.